Pisa Book Festival: io c'ero!


C'ero ed è stato bello. Questo festival dell'editoria indipendente ed il largo consenso che ha riscosso fanno onore a Pisa e ai pisani.
Per quanto possa contare, ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile. E tutti quelli che c'erano, a dare il proprio supporto a me e ad un settore certo non facile, ma - la piccola editoria italiana ce lo dimostra - praticabile. Con qualità, propositività e non lasciandosi fagocitare dai grandi squali.
Certo, a spese, a volte, di dover nuotare in stagni più piccoli e meno affollati. Ma, chiediamocelo: è obbligatorio essere pesci grossi? O si può scegliere di presidiare i piccoli laghi invece degli oceani?
Oppure, si tratta invece di calibrare le proprie bracciate e aspettare di diventare abbastanza forti da competere coi pescecani?
Beh, io personalmente, propendo per questa via. E - sarà l'orgoglio - ma anche quando nuoto negli stagni preferisco pensare che non sia quella la mia specialità. Che sia piuttosto un allenamento. Del resto è per questo che sono fuggita dalla provincia. Per mettermi alla prova. Perché era fin troppo facile "salire sul campanile del paese".
Ma rispetto moltissimo chi segue la prima strada. Chi si sceglie un habitat più limitato e lavora con impegno e passione per riuscire nel proprio territorio, per quanto piccolo sia. Mica devono essere tutti megalomani come me.

1 commento:

Anonimo ha detto...

megalomane!!!!