Positiva ai documentari.

Da perfetta monomaniaca quale sono, puntuale è arrivata la scimmia d'agosto: i documentari.
Ieri me ne sono spupazzata un altro.
La registrazione di una puntata di "Eventi 21", trasmissione andata in onda il 29 dicembre scorso sulla TV svizzera di lingua italiana TSI.

Lo spettacolo-inchiesta incastonava momenti di teatro di Christian Biasco in un tessuto di interventi in studio, contributi filmati e interviste tratti da un documentario straniero, pluri-premiato, realizzato da Peter Chappel e Catherine Peix. Tema: le origini dell'AIDS. E una teoria sconcertante: il virus dell'HIV potrebbe essere nato in laboratorio in Africa e inoculato somministrando il vaccino antipolio.

Tutto si svolge poco prima del 1960, quando negli USA è in atto una piccola faida tra scienziati per aggiudicarsi la partita delle vaccinazioni contro la poliomelite. In quegli anni un tale Koprowski, virologo polacco naturalizzatosi americano, inizia a sperimentare su più di un milione di persone nell’allora Congo Belga il vaccino orale antipolio da lui elaborato.
Sembra una coincidenza, ma i primi casi ufficiali di AIDS si registrano in quegli anni, in quelle zone. E, sembra una coincidenza, ma i vaccini di Koprowski sono stati prodotti utilizzando reni di scimpanzé, naturalmente infetti da un virus dell'immunodeficienza delle scimmie (SIV). Che è, guarda caso, progenitore dell'HIV.
Ma può essere tutto una fatalità, una combinazione?
Già Tom Curtis nel 1992 si fece fautore della tesi su Rolling Stone, con un articolo dal titolo “L’origine dell’AIDS” (testo in inglese).
Qualche anno dopo, nel 1999, alla staffetta subentra Edward Hooper e il suo “The River”: una lunga e dettagliata ricerca, frutto di anni di viaggi, interviste, studi, sulle tracce dell'AIDS e delle sue ancora misteriose cause.

Misteriose, sì, perché ancora oggi, nel 2007, non è stata pronunciata una parola definitiva in merito. E la comunità scientifica, di fronte ad invasioni di campo di giornalisti come Curtis o Hooper, ha sempre e solo serrato le fila, attaccando gli oppositori a colpi di querele per diffamazione e episodi di ostruzionismo.
Brutto dirlo, ma la Verità probabilmente non si saprà mai.
E dunque, quale consolazione, io preferisco saperne molte. Anche quando sono sconvolgenti, tragiche, e così gravide di conseguenze come questa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi si consenta di dissentire e di dichiararmi dissidente rispetto alla "verità" rivelata, non tanto nuova, trattandosi di velina che circola da un po' di tempo. L’AIDS non è una malattia contagiosa, non si trasmette con i rapporti sessuali. Inoltre: usare il preservativo permette (forse) di evitare le VERE malattie a trasmissione sessuale e non fa fare figli, ma non mette al riparo dall’Aids. L’Aids è un insieme di 30 patologie diverse, e l’immunodeficenza è causata dall’uso reiterato di droghe (pesanti o ricreative). Per saperne di più, in Italia consiglio il libro "Aids: il Virus inventato" di Peter Duesberg, mentre per chi conosce il francese c'è il bellissimo: “Les Dix plus gros mensonges sur le Sida” di De Harven & Roussez. Approfondimenti sul mio blog:
Pandemia 1918
Grazie per l’attenzione
Pandemia 1918

Unknown ha detto...

Per dovere di cronaca e libertà di parola, pubblico e corro telematicamente a informarmi.