Manco da un po', lo so. Manco anche a me stessa.
Lascerò parlare questa foto, forse l'ultima scattata a Torino. Una specie di addio, o un avvertimento. Non so.
In questi mesi avrei voluto scriverlo davvero un addio. Un addio monti, ma al contrario. Tipo un heilà monti, visto che, a differenza della Lucia del Manzoni, io Lecco non la lascio, ma semmai la abbraccio. E con tutta me stessa.
Ma non era proprio quello che avevo in mente. Poi non sarebbe stato sufficiente, per Torino.
E del resto, forse, certe cose non si spiegano. Si fanno e basta. E il fatto, così come la nuda fotografia, come la scritta su un muro, è esposto alla libera interpretazione.
Lavora, consuma, muori. Come fosse una catena conseguenziale. Un sillogismo aristotelico.
E se non lavoro più, non consumo più, e non muoio più? Mm, non sempre le inversioni logiche funzionano. E di lavorare non sono riuscita ancora a fare a meno. Solo di uno stipendio. Ma ci lavorerò su.
Passo e chiudo.

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