Solo una sana e consapevole libidine...


















Vorrei spendere una parola a favore di una forma di intrattenimento bistrattata. Le serate lucide.
C'ho quasi 28 anni e posso permettermelo, credo, senza passare eccessivamente per sfigata, per apollinea o per cattolica.
Le serate lucide sono quelle serate di astinenza da alcool o da qualsiasi altro coadiuvante dello sballo, durante le quali non solo capisci esattamente:
quello che succede attorno a te;
se il gruppo suona di mxxxa o da panico;
e se i tuoi amici si divertono per davvero o sono sotto un qualche effetto.
Ma in più:
non sei distolto dalla fame chimica o da ogni trip mentale che ti può sovvenire in caso di stato di coscienza alterato.
E quando arrivi a casa, sebbene siano le quattro e il giorno dopo lavori, hai pure la forza:
di spogliarti;
di struccarti;
di lavarti i denti;
di darti 100 colpi di spazzola, ma ne bastano meno;
e di scrivere. Come me, adesso. Scrivere. Anche solo un mucchio di idiozie che nessuno ti ha chiesto, che nessuno leggerà e che sarebbero state tranquillamente evitabili se al rientro a casa fossi stato talmente sbronzo dal cadere in coma sul materasso. Come fanno tutti.

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