L'anatema dell'anaconda

Mi sento di riportare e sottoscrivere le seguenti parole:

"Anatema anatema: non votate per chi difende l’aborto, votate per la vita. Così il cardinale Bagnasco è sceso in campagna elettorale a quattro giorni dal voto. Certo, il presidente della Cei ha tutto il diritto di esprimere la posizione della Chiesa sul tema, ma c’è una cosa che non mi convince. Cosa c’entra l’aborto con le elezioni amministrative per il rinnovo di comuni, province e regioni? Niente perché è materia di competenza nazionale. E’ evidentemente una mano tesa alle (...) liste del centrodestra. Un inaccettabile attacco a due candidate in particolare: Mercedes Bresso e soprattutto Emma Bonino, colpevoli soltanto di aver espresso oggi come in passato la loro opinione e di aver fatto scelte politiche conseguenti. Scelte che, perlatro, non entrano in nessun modo oggi in campagna elettorale."

Insomma questa è in tutto e per tutto una indebita ingerenza della chiesa, che presta il fianco alle strumentalizzazioni di quei due politicanti chierichetti che son capaci solo di star lì a dire: "è vero è vero, io l'avevo sempre pensato."
Anch'io l'ho sempre pensato questo: che schifo.

Volete lasciar stare le donne una volta per tutte? Non ci volete come preti, ecco allora lasciateci giudicare da sole i nostri affari. Lasciateci esercitare il giudizio, perché è una scelta, e non un comandamento. Che poi, sinceramente, se devo far nascere un figlio per vederlo stuprare da un prete, io, preferisco abortire.