Al tuo posto

E pensare che all'appello ci sei tu prima di me, e pensare che oggi non rispondi più
che vuol dire? Che c'è un buco, alla lettera D?
Che vuol dire che potrei essere io.
Oggi sei assente, dopodomani anche.
Hai il certificato medico? Ma è falso. Chi è la bestia che l'ha fatto?
Non puoi mancare da scuola, noi non possiamo,
non riusciamo
a cancellarti dal registro.
Devi prendere il diploma, devi fare il portiere, devi sposarti e avere un figlio.
E poi vederlo crescere, cristo, non puoi restare
tutta la vita nel condominio dei morti.
Terzo piano, scala uno, vista cimitero.
È troppo stretto per te, è troppo stretto, a 29 anni.

Tra le cose che non tornano, oggi ci sei anche tu.
Che non rispondi più, neanche al mio appello.
Ti chiamo per cognome, che ora D'Angelo davvero sei,
non mi ricordi, è passato troppo tempo.
Adesso?
Adesso avanti il prossimo.
A chi tocca?
In ordine alfabetico, ci sono io.
Io mi giustifico,
anzi mi segni proprio assente,
io sono insufficiente,
non sono pronta
a spiegar quello che è successo.
E pensare che a me importava solo
sapere che eri lì, seduto al tuo posto.